A Palazzo Nota una mostra sulle più recenti ricerche archeologiche nel nostro territorio
19 set 2019
Prosegue sino al 19 ottobre, al Museo Civico di Palazzo Nota, in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Antichità, Filosofia, Storia, la mostra fotografica “Il tempo ritrovato. Gli scavi archeologici al Riparo Bombrini e all’Arma Veirana”, a cura di Perla Franca Lombardi e Caterina Ottomano del Circolo Fotografico DLF di Genova.
L'esposizione illustra le ricerche archeologiche attualmente in corso in due siti liguri della Riviera di Ponente che hanno restituito evidenze relative all’uomo di Neandertal nonché a gruppi di cacciatori-raccoglitori paleo-mesolitici, già riferibili alla nostra specie, Homo sapiens.
Gli scavi al Riparo Bombrini, localizzato all’interno del famoso sito dei Balzi Rossi, nel Comune di Ventimiglia, hanno messo in luce testimonianze riferibili agli ultimi neandertaliani vissuti in Liguria tra i 45.000 e i 42.000 anni fa circa e al successivo arrivo nella nostra regione dell’uomo anatomicamente moderno.
All’Arma Veirana, invece, situata nell’entroterra di Albenga, nel Comune di Erli (SV), gli scavi ci raccontano di uomini di Neandertal di oltre 50.000 anni fa e di più recenti frequentazioni del Paleolitico superiore finale e del Mesolitico antico, databili dai 16.000 ai 10.000 anni ad oggi.
A quest’ultima fase appartiene la sepoltura di un neonato, deposto in una piccola fossa insieme ad un ricco corredo di conchiglie forate e altre offerte, a testimonianza della complessità rituale e sociale delle ultime bande di cacciatori-raccoglitori che popolarono il nostro territorio.
La mostra è organizzata in occasione dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo e si avvale del patrocinio del MiBAC, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Giornate Europee del Patrimonio 2019, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, del Polo Museale della Liguria.
Visitabile sino al 19 ottobre nel consueto orario d’ingresso del Museo (dal martedì al sabato, dalle 8.30 alle 18.30, con l’ultimo ingresso alle 18) e con il normale biglietto a pagamento che comprende la visita di tutto il Museo.